Monday, April 23, 2007

Virginia Tech: la follia deriva dagli antidepressivi?

A pochi giorni dalla strage alla "Virginia Tech" si cerca di indagare sulle ragioni - se mai esistano - che hanno spinto Cho Seung Hui ad uccidere 32 persone a colpi di pistola. Enrico Barazzoni segnala un rapporto dell'Associazione Diritti Umani Trento con l'ipotesi di un nesso tra idee omicide e utilizzo di psicofarmaci. Ecco il testo:

"Cho Seung-Hui potrebbe essere la 9a persona coinvolta in una sparatoria nelle scuole sotto l'influenza di farmaci psichiatrici"
Causa documentata di idee omicide, suicidio, psicosi, mania e ostilità

All’indomani della terribile carneficina di ieri da parte di Cho Seung-Hui al Virginia Tech, i legislatori statali e gli attivisti dei diritti umani e civili stanno chiedendo a gran voce perché il Congresso non sia riuscito ad aprire un’inchiesta sulla connessione tra farmaci psichiatrici e violenza nelle scuole, dato l’uso smodato di farmaci psichiatrici da parte degli autori delle stragi.

Secondo le ultime notizie degli inquirenti presso il Virginia Tech, Cho potrebbe aver preso farmaci antidepressivi, che la Food and Drug Administration ha documentato essere la causa di comportamenti suicidi, mania, psicosi, allucinazioni, ostilità e "idee omicide." Se l’uso di farmaci psichiatrici da parte di Cho Seung-Hui sarà confermato, questo porterà il numero totale di persone uccise durante sparatorie sotto l’effetto di sostanze psichiatriche a 61 e il numero di quelle ferite a 77.

Nel settembre del 2005, in seguito alla conferma che la persona che aveva compiuto il massacro presso la scuola Red Lake Indian Reservation, Jeff Weise, era sotto l’influenza dell’antidepressivo Prozac, la National Foundation of Women Legislators, assieme ai capi delle tribù indiane d’America, hanno richiesto un’inchiesta del Congresso sulla correlazione tra l’uso di droghe psichiatriche e le stragi nelle scuole. Finora non c’è stata alcuna risposta a questa richiesta nonostante la documentazione che dimostra che almeno otto dei recenti killer nelle scuole erano sotto l’influenza di farmaci psichiatrici al momento delle uccisioni.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo (CCHR [CCDU]), un guardiano del campo della salute mentale, che ha scoperto per primo la connessione con i farmaci psichiatrici nel massacro di Columbine, desidera lanciare un allarme per impedire che l’industria psico-farmaceutica tenti ancora una volta di oscurare il fatto che i farmaci psichiatrici inducono comportamenti violenti al fine di proteggere i miliardi di dollari di entrate derivanti dalla vendita dei farmaci.
Il CCHR [CCDU] ha dichiarato che il Congresso deve richiedere un’investigazione completa sulla connessione tra gli atti di violenza e l’uso di farmaci psichiatrici alla luce dei recenti avvertimenti dell’FDA sui rischi documentati di tali farmaci.

In otto recenti sparatorie in ambito scolastico, i farmaci psichiatrici erano il comune denominatore. In altri casi, la cartella clinica dei responsabili non è mai stata resa pubblica e il loro uso di farmaci psichiatrici resta in dubbio.

- 28 Settembre 2006, Bailey in Colorado: Duane Morrison, 53 anni, entrò nella Platte Canyon High School uccidendo una ragazza a colpi d’arma da fuoco e stuprandone altre sei. Nella sua automobile furono trovati antidepressivi.

- 21 Marzo 2005, riserva indiana di Red Lake nel Minnesota: il sedicenne Nativo Americano Jeff Weise era sotto l’influenza dell’antidepressivo Prozac quando sparò uccidendo nove persone e ferendone cinque prima di suicidarsi.

- 10 Aprile 2001, Wahluke nello Stato di Washington: il sedicenne Cory Baadsgaard portò con sé una rivoltella a scuola e tenne in ostaggio 23 compagni di classe e un’insegnante dopo aver assunto una dose elevata dell’antidepressivo Effexor.

- 22 Marzo 2001, El Cajon in California, il diciottenne Jason Hoffman stava assumendo due antidepressivi, Effexor e Celexa, quando aprì il fuoco ferendo cinque persone nella sua stessa scuola.

- 7 Marzo 2000, Williamsport in Pennsylvania: la quattordicenne Elizabeth Bush stava assumendo l’antidepressivo Prozac quando perse il controllo ferendo uno studente.

- 20 Maggio 1999, Conyers in Georgia: il quindicenne T.J. Solomon era in trattamento con un cocktail di antidepressivi quando aprì il fuoco ferendo sei dei propri compagni di classe.

- 20 Aprile 1999, Columbine nel Colorado, il diciottenne Eric Harris stava assumendo l’antidepressivo Luvox quando lui e il suo compagno Dylan Klebold uccisero dodici compagni di classe e un insegnante, ferendo altre 23 persone prima di suicidarsi, nel più sanguinoso massacro in ambito scolastico che si ricordi. Il rapporto tossicologico del medico legale confermò la presenza dell’antidepressivo nel suo organismo, mentre l’autopsia di Dylan Klebold non fu mai resa pubblica.

- 16 Aprile 1999, Notus nell’Idaho: il quindicenne Shawn Cooper esplose due pallottole nella propria scuola mancando di un soffio gli studenti: stava assumendo un cocktail di antidepressivi.

- 21 Maggio 1998, Springfield nell’Oregon: il quindicenne Kip Kinkel assassinò I suoi stessi genitori e in seguito si avviò verso la scuola, dove aprì il fuoco sugli studenti al bar, uccidendone due e ferendone altri 22. Kinkel era stato in trattamento con il Prozac.

1 comment:

Anonymous said...

credo che sia limitato soffermarsi su questo ci sono sicuramente rsgioni ben più profonde mi sembra superficiale dare la colpa a qualche compressa
saluti