Thursday, June 7, 2007

Casa 'lager' per minori 07/06/2007 13:06

Sberle, punture con spilli e cibo scaduto per i bambini di una casa accoglienza, che ospitava anche disabili. I piccoli venivano minacciati e sottoposti a violenze psicologiche. Arrestata la responsabile e un suo collaboratore

Bambini vittime di abusi Enna, 5 giugno 2007 - Maltrattamenti continuati su minori che venivano alimentati con cibi spesso scaduti, puniti e minacciati, abbandono di minori, violenza privata, malversazione e falso. Sono alcune delle ipotesi di reato che hanno portato all'arresto di Olimpia Arangio, 35 anni, e di Mario Marasà, 32 anni, entrambi di Enna, rispettivamente la responsabile e il suo stretto collaboratore della casa alloggio per minori 'Quadrifoglio' nel capoluogo ennese.


Le accuse scaturiscono da una lunga indagine della squadra mobile sul sistema di gestione della casa alloggio e sul trattamento cui sarebbero stati sottoposti i ragazzi e bambini che vi erano ospitati. Bambini malnutriti, malvestiti, minacciati e picchiati - anche con ceffoni, violente tirate di orecchi, punture con spilli - ai quali non veniva garantita neppure un'igiene corretta nè un abbigliamento adeguato. I ragazzi erano sottoposti pure a violenze psicologiche, come la minaccia di non farli incontrare per lunghi periodi con i genitori.



Ma tra le ipotesi più gravi, al momento al vaglio degli inquirenti, ci sono anche i possibili abusi sessuali perpetrati dai ragazzi più grandi, anche disabili, su quelli più piccoli, avvenuti poichè mancava all'interno della struttura un'adeguata sorveglianza e gli ospiti venivano lasciati da soli in situazioni di promiscuità.


Ai due arrestati vengono contestati anche i reati di violenza privata continuata aggravata per avere obbligato dietro minaccia di licenziamento alcuni dipendenti della struttura a fatturare spese personali come se sostenute per la struttura 'Quadrifoglio', di malversazione continuata in concorso in danno dello Stato, in quanto distraevano la destinazione delle rette pagate dai Comuni per il mantenimento dei minori e dei disabili alloggiati, utilizzandoli per spese personali.


La Arangio, inoltre, avrebbe stilato relazioni false per il tribunale dei minori di Caltanissetta, nelle quali dichiarava fatti inesistenti tesi a prolungare la permanenza dei minori nella sua struttura e quindi a continuare a percepire le rette. È in corso il trasferimento dei minori e dei disabili ospiti della struttura presso altre case di accoglienza.

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